La prestigiosa “Il golfista” di Fabrizio Berti, sarà venduta all’asta domenica 9 dicembre (inizio asta ore 10.30) presso la casa d’asta Eurantico (S. P. Sant’Eutizio n. 18 Vignanello 01039 –VT- Tel. +39 0761 755675  info@eurantico.com, www.eurantico.com).
Ecco una descrizione dell’artista, varesino di nascita, ma tarquiniese di adozione tratta da un testo dedicato a Berti del professor Prof. Alberto D’Atanasio Docente M.I.U.R. di Storia dell’Arte, Estetica dei Linguaggi Visivi e Teoria della percezione, Membro del concept board dell’Istituto Amedeo Modigliani.

“La forza dell’artista non sta nel dipingere una rappresentazione quanto nel raffigurare i connotati del ricordo: i mestieri, le cose umili, semplici, le consuetudini che hanno reso più bella l’infanzia di chi è della generazione di Berti e che nei suoi dipinti diventano finestra dove osservare di nuovo chi e ciò che ha reso più bello il tempo passato e reso migliori alcuni antri della nostra memoria.
Fabrizio Berti (nato il 22 marzo del 1961)  è un disegnatore di talento, un ottimo scultore, la materia che plasma e scolpisce varia dall’argilla al marmo, alla pietra all’”etrusco” alabastro.
Fabrizio inizia questa sua attività creativa fin da bambino a Varese. In questa città fa molte mostre dove è ammirato, tanto che negli anni Ottanta viene invitato a Roma a via Margutta, la via classica dell’arte, un invito, quello ramano che sarà costretto a rifiutare per motivi legati al lavoro, alla famiglia.
Organizzò mostre e consolidò il suo nome e la sua presenza nel mondo artistico del nord- est d’Italia. Quando Fabrizio incontra Caterina, la sua vita cambia e il salto di qualità è veramente sostanziale; i motivi sono tanti, ma uno fra questi é che finalmente trova il coraggio di imbracciare la sua vocazione e di vivere una vita totalmente nuova. Si sposta a Tarquinia e lì fissa le sue radici. La cosa straordinaria rilevabile ancora oggi è che Fabrizio diviene finalmente un artista puro, vive respirando arte e la sua compagna, diventa colei che ispira, muove i nuovi spazi e soprattutto fa in modo che l’artista solo all’arte possa pensare. Fabrizio Berti, chiama Caterina, la sua compagna, sua moglie “Etri”, cioè diminutivo di Etrusca, perché Etrusca è Caterina, Etrusca la percepisce l’artista, etrusca è la nuova percezione del tempo e dello spazio di Fabrizio Berti.”